🇺🇸🔥 OCC CONFERMA: LE BANCHE USA POSSONO GESTIRE TRANSAZIONI IN BITCOIN E CRYPTO 🔥🇺🇸
L’Office of the Comptroller of the Currency (OCC), uno dei principali regolatori bancari degli Stati Uniti, ha confermato ufficialmente che le banche statunitensi possono agire come intermediari nelle transazioni in Bitcoin e criptovalute.
Questa decisione segna un passo decisivo verso l’integrazione del sistema finanziario tradizionale con il mondo crypto, consentendo agli istituti di credito di offrire servizi di compensazione, custodia e regolamento anche su asset digitali.
Lle banche potranno facilitare pagamenti e transazioni blockchain per conto dei clienti, riducendo il gap tra finanza tradizionale e decentralizzata. Una mossa che potrebbe accelerare l’adozione istituzionale e stabilizzare ulteriormente il mercato crypto. #BreakingCryptoNews #OCC #usa
🇺🇸🇨🇳 LA CINA DICE “NO” AI CHIP NVIDIA H200: UN NUOVO CAPITOLO NELLA GUERRA FREDDA DELL’IA 🇨🇳🇺🇸
In un sorprendente colpo di scena geopolitico, Pechino ha deciso di imporre restrizioni sull’importazione dei chip H200 di NVIDIA, appena dopo che Donald Trump aveva dato il via libera alla loro esportazione verso la Cina.
Washington allenta la presa, ma è la stessa Cina a tirare il freno .Gli H200 rappresentano l’ultimo gioiello di NVIDIA nel campo dell’intelligenza artificiale: chip ultraveloce, memoria potenziata e capacità di calcolo ideali per addestrare modelli di linguaggio avanzati o alimentare sistemi di sorveglianza militare. Rinunciarvi non è una scelta tecnica, ma politica.
Perché Pechino dovrebbe bloccare un vantaggio così strategico? Tre motivi dominano l’analisi:
👉 Sovranità tecnologica: ridurre la dipendenza dai semiconduttori americani e spingere lo sviluppo dei chip “Made in China”. 👉 Controllo strategico: limitare l’uso di tecnologie straniere nelle aziende più sensibili o statali. 👉 Calcolo geopolitico: inviare un messaggio chiaro a Washington – la Cina non gioca più in difesa.
Questo atto segna un cambio di paradigma: la competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina non è più una semplice reazione alle sanzioni, ma una corsa parallela verso l’autonomia e il dominio nell’IA.
🎯 BONK DIVENTA PARTNER DELL’EXCHANGE DYDX, CONDIVISIONE DEI RICAVI E NUOVO SLANCIO SU SOLANA 🎯
La popolare memecoin BONK, basata su Solana, ha annunciato una nuova partnership strategica con l’exchange decentralizzato dYdX, incentrata sulla condivisione dei ricavi e su una più ampia integrazione tra i due ecosistemi.
L’accordo punta a un obiettivo duplice: da un lato, portare l’enorme community di trader retail di BONK all’interno della piattaforma dYdX; dall’altro, accrescere la visibilità del protocollo del DEX all’interno dell’ecosistema Solana, uno dei più attivi e innovativi nel panorama crypto.
Attraverso questa collaborazione, parte dei ricavi generati dal trading e dalle attività della community verranno condivisi tra BONK e dYdX, incentivando così un modello di crescita sostenibile e orientato alla partecipazione diretta degli utenti.
Per BONK, la partnership rafforza la sua posizione come memecoin con una reale utilità e integrazione DeFi, mentre per dYdX rappresenta un passo significativo nell’espansione della propria presenza su Solana, diversificando la propria base utenti oltre il pubblico tradizionale dei derivati decentralizzati.
Con questa mossa, BONK continua a consolidarsi come uno dei token più influenti del network Solana, unendo la forza della community con soluzioni DeFi di nuova generazione. #BreakingCryptoNews #Bonk #DYDX $BONK $DYDX
🇺🇸🇨🇳 TRUMP APPROVA LA VENDITA DEI CHIP AI NVIDIA H200 ALLA CINA CON UNA COMMISSIONE DEL 25% PER GLI USA 🇨🇳🇺🇸
Il presidente Donald Trump ha autorizzato Nvidia a riprendere le vendite dei suoi avanzati chip AI H200 a “clienti approvati” in Cina e in altri Paesi, dopo mesi di forti restrizioni imposte dall’amministrazione statunitense precedente.
Tuttavia, la decisione arriva con una condizione chiara: il governo americano riceverà il 25% degli incassi derivanti da queste transazioni. Secondo Trump, il presidente cinese avrebbe “risposto positivamente” alla proposta, segnalando un possibile allentamento delle tensioni commerciali nel settore tecnologico.
L’obiettivo, spiegano osservatori politici, è bilanciare la sicurezza nazionale con gli interessi economici, garantendo che le aziende statunitensi non perdano terreno contro i rivali asiatici nell’industria dell’intelligenza artificiale.
Per Nvidia, leader globale dei semiconduttori, si tratta di un passo cruciale per riconquistare quote di mercato in Cina, dove la domanda di chip AI resta altissima.
Per Washington, invece, il 25% sugli incassi rappresenta una forma di controllo e partecipazione diretta ai profitti strategici del settore più competitivo del momento: l’hardware per l’intelligenza artificiale. #breakingnews #chip #NVIDIA #usa #china
🇨🇳 CINA, CORSA ALLE IPO DEI CHIP AI DOPO IL BOOM DI MOORE THREADS 🇨🇳
Il settore dei semiconduttori in Cina sta vivendo una nuova ondata di euforia. Tutto è iniziato con la quotazione lampo di Moore Threads, la startup definita la “Nvidia cinese”, che ha registrato un’esplosione in borsa pari al +425% nel giorno del debutto.
Questo risultato ha riacceso l’interesse degli investitori retail verso le società legate all’intelligenza artificiale e ai chip di nuova generazione. Sull’onda di questo entusiasmo, le IPO di MetaX e Onmicro — due produttori cinesi di chip — stanno riscuotendo un successo straordinario. Entrambe le operazioni risultano sovrascritte oltre 3.000 volte, segno di una domanda travolgente da parte del mercato.
Gli investitori cinesi, spinti dal desiderio di non perdere “il prossimo grande titolo AI”, stanno riversando liquidità sulle startup locali, percepite come future campionesse nazionali del settore.
Questo boom riflette anche la strategia di Pechino di rafforzare l’autosufficienza tecnologica in risposta alle restrizioni statunitensi sull’export di chip avanzati.
L’attenzione del capitale domestico verso le aziende AI rappresenta un chiaro segnale: la corsa alla supremazia tecnologica globale non rallenta, anzi si intensifica.In un contesto in cui i chip sono diventati il “nuovo petrolio” dell’economia digitale, la Cina sembra decisa a costruire i propri giganti tecnologici. E il mercato, per ora, crede con forza a questa scommessa. #breakingnews #Semiconductors #china
⚡PERCHÉ BITCOIN CROLLA SEMPRE QUANDO APRONO I MERCATI USA ⚡
Ogni giorno, alle 10:00 ora di New York, Bitcoin mostra un pattern sempre più evidente: dopo l’apertura dei mercati americani, il prezzo subisce un dump improvviso, cancellando ore di guadagni in pochi minuti.
Ieri, ad esempio, BTC ha bruciato 16 ore di rialzo in soli 20 minuti. Lo stesso fenomeno si è ripetuto più volte da novembre, come già accaduto nel secondo e terzo trimestre dell’anno.
Secondo l’analisi di Zerohedge, dietro questa dinamica ci sarebbe Jane Street, una delle principali società di high-frequency trading (HFT) al mondo.
Il pattern è fin troppo regolare per essere casuale: un crollo rapido subito dopo l’apertura, seguito da una lenta fase di recupero — tipico comportamento da esecuzione algoritmica ad alta frequenza.
Il meccanismo ipotizzato è semplice ma efficace: Vendere BTC all’apertura dei mercati. Spingere il prezzo in aree di liquidità. Rientrare a un livello più basso. Ripetere ogni giorno.
Con questo schema, Jane Street avrebbe accumulato miliardi in Bitcoin, detenendo oggi 2,5 miliardi di dollari nell’ETF IBIT di BlackRock, la sua quinta posizione più grande.In sostanza, molti dei recenti dump di Bitcoin non riflettono debolezza macro, ma manipolazioni strategiche di grandi operatori.
Quando queste entità (Jane Street non è certo l'unica ad adottare questa metodologia) avranno completato la loro accumulazione, il trend rialzista di BTC riprenderà con forza. #bitcoin #PriceCorrection
🇺🇸🎯 SETTIMANA DECISIVA PER LA REGOLAMENTAZIONE CRYPTO NEGLI STATI UNITI 🎯🇺🇸
Questa settimana si preannuncia cruciale per il futuro delle criptovalute negli Stati Uniti, con due riunioni politiche di alto livello che potrebbero influenzare l’intero settore.
👉 Oggi, Democratici e Repubblicani si incontrano per discutere il Crypto Market Structure Bill, una proposta di legge che mira a definire con maggiore chiarezza il perimetro normativo del mercato digitale.
Il punto centrale riguarda la divisione di competenze tra la SEC e la CFTC, nonché le regole che stabiliranno quali asset debbano essere considerati securities o commodities. Una regolamentazione più chiara potrebbe finalmente offrire stabilità al settore, riducendo l’incertezza che ha frenato l’innovazione negli ultimi anni.
👉 Giovedì, invece, il focus si sposta sul fronte bancario: i senatori americani incontreranno i CEO di Citi, Bank of America e Wells Fargo per valutare l’impatto delle nuove leggi crypto sulla finanza tradizionale. Le grandi banche vogliono capire come integrarsi in modo sicuro nel mercato digitale senza rischiare sanzioni o problemi di compliance.
In una settimana così intensa, il messaggio è chiaro: Washington non può più ignorare le crypto. È tempo di definire le regole del gioco per l’economia digitale del futuro. 🔥 #BreakingCryptoNews #usa #CLARITYAct #bullish #Cryptolaw
🇪🇺⚡ IL GIORNO IN CUI LA BCE DICHIARÒ LA MORTE DI BITCOIN ⚡🇪🇺
Tre anni fa, nel pieno del mercato ribassista del 2022, la Banca Centrale Europea pubblicò un articolo in cui affermava: “La presunta stabilizzazione del valore di Bitcoin è probabilmente un ultimo respiro indotto artificialmente prima che l’asset cripto intraprenda la strada verso l’irrilevanza.”
In altre parole, secondo la BCE, Bitcoin era ormai destinato a sparire dal panorama finanziario mondiale. Da allora, però, la storia ha preso una piega ben diversa. Bitcoin ha continuato a crescere, a rafforzarsi come riserva digitale di valore e a conquistare la fiducia di investitori, istituzioni e governi.
Mentre nel 2022 veniva dato per morto, oggi è considerato uno degli asset più solidi e rivoluzionari dell’intero ecosistema finanziario.
È impressionante quanto quel giudizio della BCE si sia rivelato miope.
Quel post resta il simbolo perfetto di come il sistema tradizionale fatichi a comprendere la portata di Bitcoin: un’innovazione inarrestabile, fatta per durare, perché incarna il futuro stesso della finanza. #bitcoin #BCE #Europe #HISTORY $BTC
🎯 LA CFTC LEGITTIMA BITCOIN ED ETHEREUM COME COLLATERALI DI WALL STREET 🎯
La CFTC (Commodity Futures Trading Commission) ha appena compiuto un passo storico: ha avviato un programma pilota che consente l’utilizzo di Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e USD Coin (USDC) come collaterale nei mercati dei derivati regolati negli Stati Uniti.
Si tratta di una svolta cruciale, perché per la prima volta Bitcoin ed Ethereum vengono equiparati a strumenti finanziari riconosciuti nel cuore della finanza tradizionale.
In pratica, le istituzioni potranno ora impiegare BTC o ETH come garanzia reale per operazioni sui mercati regolamentati americani — un cambiamento che porta gli asset digitali oltre il semplice status di prodotti speculativi.
Questo passo segna la transizione di Bitcoin ed Ethereum da “asset negoziabili” a infrastrutture finanziarie, integrandoli nelle logiche operative di Wall Street. Non parliamo di un esperimento offshore o di un uso alternativo: è regolamentato, istituzionale e supervisionato.
Con questa mossa, la CFTC apre la porta a una nuova fase di interoperabilità tra crypto e finanza tradizionale, validando di fatto Bitcoin ed Ethereum come collaterali di qualità. È un segnale forte: la digitalizzazione dei mercati finanziari non è più una possibilità futura — è già in atto. #BreakingCryptoNews #CFTC #bitcoin #Ethereum #WallStreet $BTC $ETH
🇺🇸 TRUMP VUOLE AZZERARE LE LEGGI STATALI SULL’AI: COSA CAMBIA DAVVERO 🇺🇸
Donald Trump ha promesso un ordine esecutivo per creare un’unica “rulebook” federale sull’intelligenza artificiale, cancellando di fatto il mosaico di norme approvate da singoli stati su deepfake, privacy, lavoro e sicurezza dei modelli.
In un post su Truth Social ha avvertito che 50 regole diverse “distruggerebbero l’AI nella sua infanzia” e renderebbero impossibile per le aziende ottenere decine di autorizzazioni per ogni nuovo prodotto.
Secondo le anticipazioni, l’ordine incaricherebbe il procuratore generale Pam Bondi di creare una AI Litigation Task Force per portare in tribunale gli stati, sostenendo che molte leggi sull’AI violano il commercio interstatale o sono precluse da norme federali.
In parallelo, alcune agenzie potrebbero minacciare il taglio di fondi federali per banda larga e altri programmi agli stati considerati troppo “ostili” verso le big tech dell’AI.
Questo arriva mentre tutti i 50 stati hanno presentato proposte di legge sull’AI nel 2025 e almeno 38 hanno già approvato quasi 100 misure, spesso su deepfake elettorali, discriminazione algoritmica nel lavoro e obblighi di valutazione dei rischi per i modelli di grandi dimensioni.
Molti governatori, procuratori generali e parlamentari statali – sia repubblicani sia democratici – accusano Trump di “overreach” federale e difendono il diritto degli stati a proteggere consumatori, lavoratori e processo democratico.
Sul fronte opposto, colossi come OpenAI, Google e venture come Andreessen Horowitz spingono da mesi per la preemption federale, sostenendo che un patchwork regolatorio penalizza startup e innovazione USA rispetto a Cina e altri competitor.
🎯 IL PROSSIMO HALVING DI BITTENSOR POTREBBE SPINGERE TAO AL RIALZO 🎯
Secondo un recente report di Grayscale, il tanto atteso halving di Bittensor (TAO), previsto per la prossima settimana, potrebbe innescare una nuova fase rialzista per il token.
L’evento dimezzerà le ricompense destinate ai validatori – passando da circa 1 TAO a 0,5 TAO per blocco – riducendo l’offerta fresca immessa sul mercato e aumentando la scarsità dell’asset.
Grayscale sottolinea come il meccanismo ricordi quello di Bitcoin, dove ogni halving storicamente ha preceduto cicli di crescita dei prezzi. Tuttavia, nel caso di Bittensor, l’impatto potrebbe essere amplificato dal forte aumento della domanda legata all’intelligenza artificiale decentralizzata, cuore del protocollo.
Bittensor consente infatti di premiare modelli di AI su una rete aperta, creando un’economia autonoma in cui la potenza computazionale e la qualità delle risposte vengono compensate in TAO. Con il dimezzamento delle ricompense, la pressione di vendita dei validatori potrebbe ridursi sensibilmente proprio mentre cresce l’interesse degli sviluppatori e degli investitori istituzionali.
Grayscale suggerisce che, se la rete manterrà la sua attuale curva di crescita nell’attività dei nodi e nelle integrazioni AI, l’halving potrebbe agire come catalizzatore sia per la capitalizzazione di mercato sia per la percezione di TAO come “AI hard asset”.
L’evento sarà quindi un test cruciale per misurare quanto narrativa e scarsità possano convergere nel prossimo grande rally dell’intelligenza artificiale decentralizzata. #bittensor $TAO #Grayscale #TAO #Halving
🇨🇳🎯 LA CINA NON STA FUGGENDO DALLE CRYPTO, LE STA ASSORBENDO 🎯🇨🇳
Per anni – da Wall Street al FMI – tutti hanno raccontato la stessa storia: la Cina stava perdendo miliardi in fuga di capitali attraverso le stablecoin.
Ma il nuovo IMF Working Paper WP/25/141 ribalta completamente la narrativa. Secondo i dati, Pechino non sta registrando deflussi, bensì afflussi netti per 18 miliardi di dollari.
Il famigerato mito dei “50 miliardi in fuga” – usato da analisti, politici e media per interpretare la linea dura di Pechino – nasceva da una nota di piede del 2020 che includeva tutta l’Asia orientale. Nessuna conferma. Nessun dato specifico sulla Cina.
Anche le metodologie più citate, come quelle di Chainalysis, presentano bias strutturali: stimano flussi senza considerare l’uso obbligato di VPN in Cina, dove ogni scambio cripto richiede accesso cifrato.
Eppure, oltre ai numeri, emerge un dato storico curioso: ogni volta che la Cina ha “bandito” Bitcoin, è seguita una nuova fase di massimi storici.
Il divieto del 2013 precede i 1.200 $, quello del 2017 i 19.000 $, quello del 2021 i 68.000 $. Oggi, nel 2025, Bitcoin consolida sopra le sei cifre. Dietro l’apparente chiusura c’è una strategia: Pechino non erige muri, costruisce cancelli.
Hong Kong diventa hub istituzionale, mentre il retail resta escluso. Lo yuan si sperimenta in forma stablecoin all’estero, mentre le versioni in dollari vengono represse internamente.
Non è isolamento. È competizione monetaria sovrana. Chi interpreta correttamente questa dinamica, guiderà la prossima ondata di potere economico globale. #cryptooinsigts #china
🎯🐋 ACCUMULO STRATEGICO: UNI E AAVE TRA I TOKEN PREFERITI DELLE BALENE 🐋🎯
Durante la fase di correzione del mercato, i dati on-chain rivelano movimenti silenziosi ma significativi da parte delle balene. Gli investitori istituzionali e high-net-worth stanno approfittando dei ribassi per accumulare token DeFi solidi come Uniswap (UNI) e Aave (AAVE), puntando sui fondamentali piuttosto che sul prezzo di breve termine.
Negli ultimi sette giorni, le balene hanno aggiunto circa 800.000 UNI – pari a oltre 5 milioni di dollari – portando i primi 100 indirizzi a detenere 8,98 milioni di UNI. Il movimento coincide con il recente voto sul fee switch, meccanismo che consentirà di redistribuire parte delle commissioni agli holder, rafforzando l’interesse per un reddito passivo sostenibile.
Su Aave, il comportamento è ancora più evidente: in 30 giorni, gli indirizzi principali hanno aumentato le loro posizioni di oltre 50.000 token, raggiungendo un massimo storico di 3,98 milioni.
La logica è chiara: mentre i prezzi si comprimono, chi ha visione di lungo periodo accumula asset con flussi di cassa e crescita organica.
Con il TVL in aumento su entrambe le piattaforme, il sentiment istituzionale verso la DeFi si sta rafforzando — segnale che la “discount season” potrebbe essere solo l’inizio di una nuova fase di accumulo strategico. #whale #uniswap #UNI #AAVE $UNI $AAVE
🇺🇸🔥 BLACKROCK FA RICHIESTA PER UN ETF ETHEREUM STAKING 🔥🇺🇸
BlackRock, attraverso iShares, ha appena depositato la richiesta per un ETF su Ethereum con funzione di staking, un passo rivoluzionario per il mercato.
Se approvato, l’ETF consentirà agli investitori istituzionali di ottenere rendimenti passivi direttamente dal meccanismo di validazione della rete.
Ciò rafforza la narrativa di ETH come asset produttivo, aumentando la domanda e riducendo l’offerta in circolazione. Un chiaro segnale bullish per Ethereum. #BreakingCryptoNews #Ethereum #ETH #etf #BlackRock
⚡ VITALIK PROPONE UN “MERCATO FUTURES” PER RISOLVERE LE GAS FEE DI ETHEREUM ⚡
Vitalik Buterin ha lanciato una nuova idea per affrontare uno dei problemi più persistenti di Ethereum: l’imprevedibilità delle gas fee.
La proposta è quella di introdurre un mercato in stile futures per il gas, dove utenti e sviluppatori potrebbero bloccare in anticipo i costi di transazione, invece di dover affrontare continuamente l’alea dei prezzi in momenti di congestione.
Attualmente, la volatilità del gas rappresenta una vera e propria barriera per chi costruisce o utilizza applicazioni su Ethereum. Durante i picchi di utilizzo, i costi possono esplodere, rendendo difficile pianificare, scalare o gestire operazioni su larga scala.
Con un sistema di “gas futures”, si introdurrebbe una prevedibilità economica che renderebbe l’esperienza d’uso molto più stabile.
I potenziali benefici sono evidenti:
✅ Gli sviluppatori potrebbero pianificare i costi con sicurezza. ✅ Le dApp diventerebbero più affidabili anche in fasi di traffico intenso. ✅ Ethereum assumerebbe sempre più le caratteristiche di una vera infrastruttura, non di un esperimento in continua evoluzione.
Non si tratta di una misura speculativa, ma di un passo verso una rete più sostenibile e user-friendly. Anche se è ancora solo una proposta, l’approccio di Vitalik evidenzia come Ethereum stia continuando a concentrarsi sulle sfide strutturali necessarie per garantirne l’adozione a lungo termine. #BreakingCryptoNews #Ethereum #VitalikButerin #gas_fees $ETH
🔥 TWENTY ONE CAPITAL DIVENTA LA TERZA PIÙ GRANDE TESORERIA BITCOIN QUOTATA 🔥
Twenty One Capital di Jack Mallers ha appena spostato 43.000 Bitcoin dall’escrow al proprio wallet di custodia, in vista di un debutto in Borsa.
Da domani, 9 dicembre, la società inizierà a essere tradata al NYSE con ticker (XXI), diventando ufficialmente la terza più grande tesoreria Bitcoin tra le aziende pubbliche.
Questo passaggio dall’escrow alla custodia diretta non è solo un dettaglio tecnico: segnala che Twenty One Capital intende detenere BTC con un orizzonte di lungo periodo, assumendosi in pieno il controllo delle proprie riserve.
Per il mercato significa un nuovo player quotato che espone in modo trasparente il proprio bilancio a Bitcoin, offrendo agli investitori tradizionali un’ulteriore via “equity based” per esporsi all’asset digitale.
🎯 LA SEC CHIUDE L’INDAGINE SU ONDO: UNA SVOLTA PER LA TOKENIZZAZIONE ONCHAIN 🎯
La SEC ha ufficialmente chiuso un’indagine confidenziale iniziata sotto l’amministrazione Biden contro Ondo, senza formulare alcuna accusa.
L’inchiesta, avviata nel 2024, mirava a stabilire se la tokenizzazione di asset reali da parte della società – in particolare Treasury USA e azioni quotate – e il token ONDO rispettassero le leggi federali sui titoli.
L’indagine si inseriva in una fase di forte pressione regolatoria verso il settore cripto, ma Ondo non ha mai abbandonato la sua visione: rendere onchain gli asset più solidi e regolamentati della finanza tradizionale. L’esito favorevole segna oggi una tappa cruciale, non solo per l’azienda, ma per l’intero ecosistema della tokenizzazione degli asset reali (RWA).
Il messaggio è chiaro: la SEC sta passando da un approccio basato sull’enforcement a un dialogo costruttivo con il settore, volto a costruire nuovi standard per i mercati digitali. Parallelamente, l’infrastruttura statunitense si sta adattando, anche grazie a mosse strategiche come l’acquisizione di Oasis Pro Markets da parte di Ondo.
Con questa decisione, il percorso verso Treasuries e equity tokenizzati nei mercati USA appare più limpido che mai. Il futuro della finanza globale è destinato a essere onchain, e Ondo intende guidare questa trasformazione.
Il prossimo passo verrà rivelato il 3 febbraio 2026, durante l’Ondo Summit di New York, evento che riunirà regolatori, policymaker e leader di Wall Street per delineare la nuova era della finanza digitale. #BreakingCryptoNews #ONDO #SEC $ONDO
E se il 2025 fosse stato davvero un bear market... solo che nessuno se n’è accorto?
Le prove sono sotto gli occhi di tutti. Per la prima volta Bitcoin ha superato il suo massimo storico prima dell' halving.
Non un segnale di bull run, ma l’inizio di un ciclo invertito. Il rally del 2024 non era l’apertura di una nuova era rialzista, bensì un aggiustamento politico: il mercato che scontava una maggiore apertura istituzionale e una Casa Bianca più crypto-friendly. Nient’altro.
Il 2025, invece, porta tutti i segni di una fase orso travestita da bull:
👉 Dominanza BTC ai picchi pluriennali, con altcoin in costante emorragia. 👉 Deflussi dagli ETF per oltre 3 miliardi di dollari in un solo mese. 👉 Drawdown oltre il 30% dai massimi di ottobre. 👉 Indice di paura ai livelli più alti mentre il prezzo resta sopra 90.000 $.
Un paradosso perfetto: la psicologia da bear market dentro una valutazione da euforia. Il classico ciclo dell' halving non è finito, è semplicemente stato assorbito. Ora Bitcoin è sincronizzato con la liquidità della Fed: l’offerta risponde al protocollo, la domanda ai tassi.
E per il 2026?
Se il mercato ribassista è già alle spalle, il prossimo passo è la vera esplosione finale: 150k-200k come target potenziale, spinta da nuova iniezione di liquidità globale.
Molti attendono un crollo che è già avvenuto. Mentre pochi, silenziosi, stanno accumulando.
🎯 HEDERA SI ASSICURA UN NUOVO ACCORDO: REGISTRY 2.0 PER I CREDITI AMBIENTALI IN AUSTRALIA 🎯
Un nuovo progetto “real-world” consolida Hedera come infrastruttura chiave per la digitalizzazione dei mercati ambientali.
Eco-Markets Australia (EMA), NoviqTech e The Hashgraph Group hanno unito le forze per sviluppare Registry 2.0, una piattaforma digitale per l’emissione, il trasferimento e il ritiro dei crediti ambientali – inclusi i Reef Credits, fondamentali per la protezione della Grande Barriera Corallina.
Finanziato da una grant da 160.000 dollari della Hashgraph Association, il progetto mira a modernizzare l’intero sistema nazionale grazie alla tecnologia Hedera Guardian, che offre tracciabilità, auditabilità e conformità integrata.
La fase 1 (MVP), in consegna nel primo semestre 2026, introdurrà le funzioni base di un registro digitale: emissione, trasferimenti, rendicontazione, modelli progettuali e verifiche d’identità. L’obiettivo è creare un’infrastruttura trasparente, scalabile e conforme agli standard ESG internazionali.
NoviqTech integrerà Guardian nella sua piattaforma Carbon Central, mentre The Hashgraph Group gestirà coordinamento, processi e collaborazione tra stakeholder, garantendo un’esecuzione di livello enterprise.
Hedera è stata scelta per requisiti concreti: commissioni prevedibili, governance stabile, sicurezza enterprise e dati verificabili.
Questo progetto segna un salto di qualità: Registry 2.0 diventa il nuovo standard digitale per la gestione dei crediti ambientali australiani — una base reale per l’espansione dei Real-World Assets su Hedera.
HBAR resta uno degli asset più sottovalutati in questa trasformazione silenziosa ma decisiva del mercato ESG. #hedera #hbar #ESG #RWA $HBAR
🇺🇸 LA FED FERMA IL QUANTITATIVE TIGHTENING: INIZIA L’ERA DELL’ESPANSIONE GESTITA 🇺🇸
Mentre il mercato guarda ossessivamente ai tagli dei tassi, i veri analisti di Wall Street sono concentrati su un’altra mossa: la Federal Reserve ha chiuso ufficialmente la fase di quantitative tightening (QT) e si prepara a introdurre un nuovo meccanismo di gestione delle riserve.
Durante il meeting FOMC del 10 dicembre, la Fed dovrebbe annunciare i cosiddetti Reserve Management Purchases, ossia nuovi acquisti mensili di Treasury Bill per un valore compreso tra 20 e 40 miliardi di dollari, a partire da gennaio 2026.
Non lo chiameranno “quantitative easing”, ma la sostanza resta: un’iniezione potenziale di 480 miliardi l’anno in un sistema bancario con riserve ai minimi dal 2019. Secondo Evercore ISI la cifra si stabilizzerà intorno ai 35 miliardi mensili; UBS prevede il limite alto, mentre Goldman Sachs resta prudente con 20 miliardi netti. Opinioni diverse, direzione unica: liquidità in aumento.
La Fed reinvestirà inoltre i Mortgage-Backed Securities in scadenza — 15-19 miliardi al mese — in T-bill a breve scadenza. Un’operazione che accorcia la duration, amplia la liquidità e riduce l’esposizione.
Per Mark Cabana (Bank of America), il mercato sta “sottovalutando l’impatto” di questo cambiamento. Sopra i 40 miliardi, politica espansiva; sotto i 30, prudenza. Il segnale è chiaro: dopo tre anni di drenaggio da 2,4 trilioni, la marcia si inverte.
Il 10 dicembre, gli appunti di implementazione diranno tutto.